Batman? Cinema per fanciulli



Il cinema è per i fanciulli. O per lo meno i grandi successi di pubblico sono in massima parte determinati dai teenager che si entusiasmano talmente per un film diventandone succubi. Infatti una parte consistente di loro, in America ma in tono minore anche da noi, non lo vede una volta sola ma più volte in poco tempo. In inglese, questi drogati della fantasy, hanno un nome strano che non ricordo ma le statistiche dicono che contribuiscono in maniera consistente all'incasso finale.
Mi è venuta in mente questa cosa nel vedere il successo di pubblico dell'ultimo Batman, "Il cavaliere oscuro - Il ritorno" in sala in questi giorni e dato in anteprima all'Estatecinema. Premetto che io non amo i film di questo genere, specie se prendono spunto dai personaggi dei fumetti, anche se capisco gli entusiasmi giovanili per essi. Quello che non riesco a capire invece, sono gli osanna per queste pellicole puerili, da parte di coloro, magari persone interessate a un cinema di un certo livello, che, per giustificare i commenti positivi, cercano di trovare nelle inverosimili, bizzarre e strampalate avventure dell'uomo pipistrello e dei suoi comprimari, significati reconditi. Per questo film c'è anche la particolarità della strage fatta in un cinema di Denver, Colorado, dall'idiota John Holmes che durante una prima, travestito da Bane, il terribile cattivo di Batman, uccise 12 persone e  ne ferì 58. Ebbene, il tragico gesto di Holmes, che speriamo vada sulla sedia elettrica prima possibile, non ha frenato gli appassionati che sono accorsi numerosi all'anteprima nazionale, ma anzi ha fatto da cassa di risonanza che migliore spot il film non poteva avere. Insomma questo Batman è un film per fanciulli preso purtroppo, sul serio, anche dai grandi. Speriamo che gli incassi mastodontici che farà non servano solo ai creare dei doppioni ma anche a produrre film di un certo livello come l'America sapeva fare ai tempi di Coppola, Scorsese e altri, con attori come De Niro, Hoffman, Pacino, Nicholson.

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